Programmi

Il Marocco di Muhammad VI: una potenza africana

Il Marocco di Muhammad VI: una potenza africana

A novembre dello scorso anno, in occasione del 48° anniversario della Marcia Verde, Re Muhammad VI ha dichiarato che il Marocco era pronto a mettere a disposizione dei Paesi saheliani la sua rete di infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali per garantire loro l’accesso all’Atlantico.
L’Egitto serra i ranghi contro l’Etiopia: cosa accade nel Corno d’Africa

L’Egitto serra i ranghi contro l’Etiopia: cosa accade nel Corno d’Africa

Le tensioni in corso nel Corno d’Africa continuano a seguire una traiettoria orientata alla logica dell’escalation

Analisi

CeSI Update: L’accordo sulle tariffe di Sati Uniti e Cina: tra conseguenze presenti e possibili sviluppi futuri

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Nella nebbia dell’Operazione Sindoor: scenari dello scontro India-Pakistan

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L’Iraq nella morsa tra passato e diplomazia: l’invito al siriano al-Sharaa scuote l’equilibrio interno

L’Iraq nella morsa tra passato e diplomazia: l’invito al siriano al-Sharaa scuote l’equilibrio interno

UPDATE SUI PRINICIPALI CONFLITTI INTERNAZIONALI
GIORNALE RADIO

UPDATE SUI PRINICIPALI CONFLITTI INTERNAZIONALI

14.05.2025

Andrea Margelletti a “L’Attimo Fuggente” su Giornale Radio: scenari globali e complessità dei conflitti

Nel suo intervento a “L’Attimo Fuggente”, condotto da Luca Telese e Giuliano Guida Bardi su Giornale Radio, il Presidente del CeSI, Andrea Margelletti, ha analizzato i principali scenari geopolitici attuali.

Tra i temi affrontati:

  • USA e Medio Oriente: Donald Trump sta portando avanti contatti diretti con Bin Salman e altri leader arabi, escludendo Netanyahu, mentre l’amministrazione Biden punta a un approccio multilaterale, privilegiando il dialogo con attori che dimostrano forza militare. Un esempio è la tregua tra Stati Uniti e Houthi nel Mar Rosso, considerata un risultato significativo.

  • Ucraina: Zelensky lancia un’apertura al dialogo con Putin, ma la prospettiva di un incontro in Turchia appare remota.

  • Gaza: Il governo israeliano, con il sostegno della popolazione, prosegue le operazioni militari finché non verranno liberati tutti gli ostaggi. Tuttavia, crescono i segnali di stanchezza internazionale verso il conflitto. L’Europa, in particolare, spinge per una soluzione diplomatica.

  • Ostaggi e operazioni militari: La recente liberazione di un ostaggio statunitense da parte di Hamas potrebbe essere un gesto di buona volontà. Tuttavia, il contesto operativo resta difficile: il controllo del territorio è parziale e la gestione degli ostaggi si muove in una zona grigia, non dissimile dai casi di latitanza nel nostro Paese. Margelletti sottolinea come Israele attribuisca un valore sacro ai propri caduti, trattandoli con la dignità di persone vive.

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